Dopo averla fatta
riposare e asciugare per 4-5 giorni, risulterà una pasta cremosa e densa che
verrà usata per la creazione di abitazioni.
Queste Fornaci erano
molto usate sin dall’antichità tanto che vi era un ampio commercio, ed era
vista come una vera e propria maestria, poiché si comprendevano tutti e 4 gli elementi
della natura per poter far sì che si potesse dare forme nuove alla pietra.
Questa capacità di
poter modificare la pietra affascinò molti Teorici e Scienziati.
· Periodo di Produzione e Posti di raccolta in Sicilia
I periodi di Produzione
erano dalla primavera all’autunno, nel periodo di fermo si davano alla ricerca
di legna e Pietre. Le pietre si estraevano nei Torrenti e nei Fiumi e molte
volte in Sicilia si raccoglievano di varie dimensioni nelle così dette “timpe”
ossia delle superfici estremamente ripide in pietra.
· Procedimento Scientifico
Quando le Pietre
venivano gettate nelle fornace e date fuoco, ad una temperatura di cottura
intorno ai 900° la pietra subiva una trasformazione del Carbonato di Calce in
Ossido di calcio, rilasciando acqua e causando la creazione della calce viva.
· Origini ed Evoluzioni
Un elemento
fondamentale per la creazione della Calce è la pietra calcarea, inizialmente
nella preistoria come Pietra cotta, ma un uso più studiato fu nella Mesopotamia
dove veniva mischiata con altre Materie e usata negli intonachi, l’esordio lo
ottenne nelle civiltà Greche e Romane.
· Le fornaci in Sicilia
In Sicilia le fornaci
venivano costruite sotto forma di capannoni e con tecniche speciali per scoprire
quando la pietra era cotta e anche delle misure stabilite per la costruzione
del fornace, eccone un riassunto.
Si Posizioni la Base della Fornace dove si è
maggiormente scavato, poiché venga il più alta possibile e non soggetta a
vento. In caso contrario rafforzare la sommità con dei mattoni. Il fornace deve
avere una larghezza di 6 metri per 3 metri di altezza e la massima altezza deve
essere fino ai 90 cm, dopodiché si costruiscano delle bocche, se se ne
costruisce una bisogna costruire un interno ampio, in modo da contenere molta legna,
se invece si costruiranno due bocche non
si ha bisogno di una interno ampio, l’unica differenza sarà quando si dovrà
aggiungere la legna che bisogna toglierla da una bocca e inserirla nell’altra,
mantenendo un fuoco costante sia di notte che di giorno solitamente per 9
giorni, per costruire le bocche è consigliato costruirle sempre verso fuori. Si
consiglia di gettare all’interno pietre Bianche, Marmo e Sassi di torrenti.
All’accensione se qualche fiamma uscirà tranne sulla
sommità tamponare con legno di loto. Stare attenti al vento che non entri nelle
bocche ma soprattutto attenzione all’Austro.
Il segno per capire che la cottura della pietra è
completa è data dalla cottura dei mattoni posta di sopra e dalla fiamma che ha
meno fumo o direttamente fumo bianco.
Si utilizzavano tutti e
4 gli elementi naturali per la fabbricazione e l’uomo è stato capace di creare
un metodo rivoluzionario.
Il procedimento per una
buona calce e il saper bilanciare l’uso di acqua e pietra ma soprattutto il
saper equilibrare la temperatura. Trovandone una ideale ed adatta attraverso
l’innalzamento e l’abbassamento della fiamma, dopo aver ottenuto il risultato desiderato si passava alla fase
di spegnimento e raffreddamento, dove la calce con l’uso dell’acqua e sabbia veniva appunto fatta raffreddare e
fermentare in fossi scavati nella terra e lasciati all’aria aperta per 4-5
giorni, dopodiché solidificandosi e
diventando più densa si poteva procedere all’utilizzo.
E’ possibile ammirarne
una a Casalvecchio Siculo sopra la via S.Filippo e una coppia di Fornaci nella
Contrada Giardino.
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